domenica 10 febbraio 2008

Rivoluzione...

Rivoluzione, ormai solo questo può salvarci e invece no, intorno a me vedo solo rassegnazione, inerzia, comprensione, ma per chi? Una classe dirigente ormai al potere da decenni che malgrado le pensioni già guadagnate insiste a non lasciare la proprio poltrona. Se proprio serve, se ne creano di altre, tanto da magiare c’è per tutti o così in molti, loro, credono. Ma sbagliano, il nostro Bel Paese si sta proiettando in una pericolosa spirale di declino da cui sembra sempre più difficile uscire. Gli scandali si moltipicano, parassiti sociali presunti signori, nascondono una profonda ignoranza dietro frasi fatte e senza senso: che noia! Ma come si fa ad ascoltarli? In televisione ormai tutto è gossip, spettacolo, finzione. Se 2 parlamentari hanno una discussione tutti ne parlano, diventa uno scandalo, un problema nazionale, codice rosso... ma di corruzione, sprechi, frodi, nessuno si degna nemmeno di commentarli. Che si sia ancora qualche coraggioso giornalista che provi a realizzare delle inchieste serie, professionali sui problemi che affligono l’Italia è un bene raro, in via di estinzione. Una vergogna, l’indifferenza regna sovrana, e poi ci si chiede perchè i giovani si allontanano dalla politica? Improbabili personaggi che ormai ricordano sempre meno i Padri del Patria, fossilizzati nel loro ruolo di partito. Meglio farebbero come nonni dei propri nipoti. Altro che prestati alla politica, consegnati alla politica per l’eternità. La soppravvivenza è l’unico obiettivo. Immobilismo, nessun cambiamento, gli interessi di molti, che in realtà nei contronti della popolazione sono molto pochi, la minoranza, sono intoccabili. Pubblicità, immagine, finzione, questo produce la nostra politica. La nostra vita quotidiana? Una paradossale fiction di cui siamo nemmeno i protagonisti ma le inutili comparse. Il pane quotidiano servito a tutti gli italiani. Argomenti inutili, futili che distraggono la gente dai problemi reali. Sveglia, non è troppo tardi, c’è ancora tempo per reagire. E allora rivoluzione, è arrivata l’ora della presa di Montecitorio. Parlamento in fiamme, dipendenti onerevoli licenziati. Lavoriamo insieme per far crescere il nostro Paese. Rivoluzione, rivoluzione, rivoluzione!

“La rivoluzione è sempre tre quarti fantasia e per un quarto realtà”
Michail Bakunin

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