Milano, 6 novembre 2006
Avanzata la proposta di un ticket d’ingresso a Milano per bloccare 150mila auto:
ora sarebbe un disastro! Primo i mezzi publici in città e nell'hinterland non sono in grado di assorbire un aumento di passeggeri. Le ferrovie Nord dichiarano di riuscire a coprire a malapena l'80% dell'utenza attuale. Con il ticket la situazione diventerebbe insopportabile, soprattutto per i pendolari che avrebbero maggiori ritardi e convogli più affollati. Scenario da terzo mondo...ma quando avremo mezzi di trasporto con veicoli a basso impatto ambientale e una copertura efficace di tutto l'hiterland milanese. Rimpiango le capillari reti di trasporto publico di altre capitale europee: vai dove di porta il metrò....altro che cuore, a Milano ci vuole immaginazione, non solo pazienza, santa pazienza! Inoltre con il ticket il traffico non scomparirebbe per incanto ma si concentrerebbe nella periferia lungo la tangenziale con il solo effetto di allargare la cappa di smog sulla città. Solo il vento e la pioggia riescono "a cambiare l'aria della città". Il problema non è solo il traffico ma soprattutto il riscaldamento degli stabili. Quando gli impianti sono spenti miracolosamente, malgrado il traffico sia lo stesso, non si raggiungono livelli di allarme. Trasporto pubblico verde, potirica energenetica finalizzata a razionalizzare i consumi per il riscaldamento: investimenti e pianificazione a medio lungo termine, questo serve.
Invece tasse, tasse e ancora tasse.. mai che si riesca a trovare una soluzione ragionata a un problema difficile e complesso: più facile trovare qualcuno, anzi molti che pagano per l’incapacità altrui.
2 gennaio 2008
L’Ecopass per il centro di Milano è attivo.
“Abitando in un paese appena fuori Milano, uso servirmi, pei miei quotidiani spostamenti, delle Ferrovie Nord; greve eppur cara dimestichezza che dura dai lontani tempi della scuola e durerà, spero, fino alla conclusione stessa della vita. Chi li abbia frequentati sa che quei treni, grigi e malandati, risultano quasi sempre disagevoli, tanto son colmi di viaggiatori: pendolari del lavoro, dell’impiego, dello studio, e, insomma, nei modi più diversi, della fatica...”
Giovanni Testori
16 febbraio 2008:
L' indagine Legambiente contro l' eccesso di riscaldamento: «Al Pirellone 24 gradi»
L' Ecopass non ferma lo smog Pm10 tre volte oltre i limiti
Ricorso al Tar dell' Osservatorio: tassa da rimborsarePolemica dei Verdi contro l' Arpa: «La centralina del Verziere è sempre in blackout durante i picchi d' inquinamento»
Dal 9 febbraio, un' impennata. Da 53 a 131 microgrammi di Pm10 per metro cubo d' aria. La soglia d' allarme, per norma europea, si ferma a 50. Non basta: la centralina in Città Studi è già andata in rosso 26 giorni su 44 nel 2008 (manca il dato del 14 febbraio, causa blackout Arpa) e il bonus della Ue è fissato a 35. Così, è emergenza polveri - tre volte oltre i limiti - nonostante l' Ecopass e i blocchi alla circolazione per i mezzi Euro 0. Non solo: «Milano, a San Valentino, è stata la città più inquinata d' Italia», sottolinea Massimo Todisco, direttore dell' Osservatorio. E aggiunge che «non ci son più scuse: chiederemo al Tar di fermare le telecamere della tassa Moratti e rimborsare i danni ai cittadini». Aria pesante. E proprio nella Settimana amica del clima, chiosano da Legambiente. Colpa del traffico, certo. Ma pure del riscaldamento. Gli ambientalisti hanno condotto un' indagine sulle temperature nei luoghi pubblici, termometro alla mano. Risultato: «Valori tropicali nei negozi d' abbigliamento e nelle librerie in centro, uffici afosi, solo nelle scuole si sono misurate temperature quasi nella norma». L' ideale? Diciannove gradi centigradi. Eppure: il Pirellone lavora a 24,2 gradi, nella biblioteca Braidense si legge oltre i 21, la Ricordi in piazza Duomo brucia a 26 gradi. «Il terziario dei colletti bianchi, dei negozi, dei servizi e degli uffici pubblici è responsabile di un rilevante contributo ad inquinamento e gas serra», denuncia Damiano Di Simine, presidente lombardo di Legambiente. Dunque? «Occorre che le autorità si facciano carico di programmi di controlli sistematici». Magari anche alle centraline dell' Arpa, aggiunge il verde Maurizio Baruffi. Perché anche sulle «antenne» misura polveri «c' è un mistero. Il caso vuole che la centralina del Verziere, area Ecopass, vada in tilt solo quando l' inquinamento è alle stelle. È già successo il 10, l' 11 e il 17 gennaio 2008» e ancora il 13 e il 14 febbraio. Ribatte l' Arpa: «Nessun mistero. Non c' era corrente elettrica nella centralina perché s' era allagata la sala del quadro elettrico nel comando della polizia locale». Ma Baruffi rilancia: «Serve una settimana di targhe alterne con blocco totale della circolazione domenica 24 febbraio, se fra sabato e domenica il meteo non ci aiuterà a sufficienza».
Stella Armando
Pagina 8(16 febbraio 2008) - Corriere della Sera
Nessun commento:
Posta un commento